Martedì 18 ottobre 2022 - ore 17.00
Biblioteca Statale “Stelio Crise”, L.go Papa Giovanni XXIII n.6
Incontro con il prof. Giovanni Battista Carulli
a cura del prof. Andrea Sgarro
Nella lunga storia geologica del pianeta la configurazione attuale dell’Europa (geografica e morfologica) è il risultato del momento presente, dell’istante contemporaneo, dell’evoluzione geodinamica della crosta terrestre in continuo movimento. La lenta ma continua ed inesorabile migrazione delle placche, continentali e marine, nelle quali è suddiviso l’involucro più esterno della terra, ha portato (e continua a portare) alla formazione delle catene montuose derivanti dallo scontro fra di esse.
Ogni catena è quindi testimonianza di una collisione di placche, un tempo anche molto lontane fra di loro e separate da oceani primordiali. Nel continente europeo sono ancora presenti le catene montuose che si sono formate negli ultimi 500 milioni di anni. Le più antiche sono state in parte smantellate dagli agenti esterni erosivi mentre quelle via via più recenti sono in continua evoluzione attiva, come dimostrato dalla attività sismica delle catene circum-mediterranee.
Una recente e suggestiva interpretazione, basata sulla morfologia dei fondali del canale della Manica e sulla ben nota continuità delle formazioni geologiche affioranti sia sulle falesie costiere dell’Inghilterra meridionale sia su quelle della Francia occidentale, ipotizza che le isole britanniche fossero state a lungo unite al continente europeo fino a 450.000 anni (Quaternario antico), coperte da una enorme massa glaciale.
Giovanni Battista Carulli - Laureato in Scienze Geologiche all'Università di Bologna nel 1962 ha svolto attività didattica e di ricerca presso l’Università di Trieste per 43 anni, dal 1963 al 2006, data del suo collocamento in quiescenza.
È stato docente degli insegnamenti di "Litologia e Geologia" nei Corsi di laurea in Ingegneria civile e mineraria delle Università di Trieste e di Udine, "Rilevamento geologico” e “Geologia regionale”; dal 1993 è stato professore ordinario di “Geologia” per il Corso di laurea in Scienze Geologiche, nella Facoltà di Scienze e di Politica del Territorio della Facoltà di Scienze della Formazione con sede a Gorizia.
Nell’anno accademico 1983-84 è stato inviato in Angola dal Ministero Affari Esteri, come docente all'Università di Luanda. Negli anni ’80 e ‘90 a Cuenca (Ecuador) dal Ministero Affari Esteri, come esperto della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, a sovrintendere il progetto di formazione mineraria presso l'università del Azuay, nonché come esperto minerario in Bolivia. Nel triennio 1998/99-2000/01 è stato Direttore del Dipartimento di Scienze Geologiche, Ambientali e Marine dell'Università di Trieste; dal 2000 al 2005 membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale-OGS. Dal 1983 fino al 2006 è stato membro del Collegio docenti del Dottorato di ricerca in "Geofisica della Litosfera e Geodinamica"; dal 2007 al 2009 docente di Geologia nel Master Universitario di II° livello in “Progettazione antisismica delle costruzioni” con sede a Gorizia.
È autore di 165 pubblicazioni a stampa su riviste nazionali ed internazionali con particolare riguardo al Friuli Venezia Giulia
I suoi campi di studio sono: geologia strutturale con particolare riguardo alle aree sismiche (sismotettonica), geologia stratigrafica, rilevamento geologico, petrografia applicata.