Martedì 31 marzo 2020 - ore 17.00
Sala conferenze della Biblioteca Statale “S. Crise”, L.go Papa Giovanni XXIII n.6
Incontro con l'autore Giovanni Gregori e la prof.ssa Edda Serra
A cura della prof.ssa Cristina Benussi
Giovanni Gregori delinea il percorso storico della città di Grado con l’obiettivo di fondo di mettere in risalto che il Castrum fondato dai vescovi aquileiesi per sfuggire alle invasioni barbariche ed elevato nel VI a metropoli e a sede patriarcale col nome di Nova Aquileia e poi di Gradus (porto),rimane nella Storia anche dopo che i suoi patriarchi si trasferiscono a Venezia, i cui dogi non mancano quindi di crearvi un proprio patriarcato facendo sopprimere quello di Grado.
Fino al IX secolo è Grado il principale centro ecclesiastico e politico dell’area altoadriatica grazie alle stupende basiliche costruitevi dal patriarca Elia e ai titoli attribuitigli allora e nel Medioevo dai papi di caput et metropolis totius Venetiae et Histriae.
Proprio verso la fine del primo Millennio emerge la splendida e potente Città-Stato di Venezia, che domina via via sui mari dall’Adriatico all’Egeo e nell’angolo nordorientale italiano dalla Lombardia all’Istria arrivando fino in Dalmazia.
Per narrare con realismo e incisività la plurisecolare e straordinaria presenza della Repubblica di Venezia sulla scena geopolitica europea e per evidenziare contestualmente l’assenza ma non l’inesistenza di Grado , l’autore cede di frequente la parola agli studiosi , agli scrittori e ai saggisti che a vario titolo si sono occupati delle vicende storiche delle genti viventi attorno all’Alto Adriatico e in particolare a Biagio Marin, che con la sua Poesia ha fatto rientrare nel Novecento la sua Grado nella Storia.