Martedì 24 settembre 2019 - ore 17.00
Sala conferenze della Biblioteca Statale “S. Crise”, L.go Papa Giovanni XXIII n.6
Incontro con il prof. Fulvio Longato
A cura del dott. Thomas Jansen
L’umanesimo è oggi al centro del dibattito pubblico. Se da un lato testimonia l’esigenza di ripensare sempre di nuovo l’umano, come è e soprattutto come dovrebbe essere, dall’altro l’immagine dell’umanesimo rischia di risultare a volte idealizzata se non spesso unilateralmente irenica. Sin dalle sue origini, la tradizione umanistica è percorsa dalle tensioni e dai conflitti: ha “inventato” l’Europa, esaltato la dignità di ogni essere umano, proclamato i principi di libertà, eguaglianza e fraternità, ma non ha saputo evitare le catastrofi dei totalitarismi, come drammaticamente ricorda Hannah Arendt. Anche l’Europa ha mostrato due volti: ha promosso la cultura dei diritti umani e della democrazia, ma non ha saputo contrastare la pulizia etnica a Srebrenica e Sarajevo. Senza illusorie omologazioni, l’umanesimo europeo auspicato da Jacques Delors ha sinora almeno in parte fronteggiato i conflitti con una faticosa opera di mediazione e compromesso tra la costitutiva pluralità culturale del progetto europeo dopo il 1945. I valori espressi dalla carta di Nizza rappresentano l’orientamento di fondo di un umanesimo europeo, soprattutto se interpretati in linea con la tradizione dell’umanesimo civile come principi di azione per la “costruzione audace e fragile” dell’uomo civile indicata da Altiero Spinelli. Portarli a compimento, accettando le fragilità e le incertezze, richiede l’impegno di ciascuno, non solo delle istituzioni. Max Scheler sostiene che “mai i semplici trattati hanno creato una comunità, al massimo la esprimono”.
Prof. Fulvio Longato - è ordinario di Storia della filosofia presso l’Università di Trieste, dove insegna anche Storia della filosofia contemporanea e Filosofia dell’etica pubblica. Coordinatore del Corso di studio magistrale in Filosofia interateneo (Trieste – Udine), organizza i Forum annuali su tematiche europee del Centro italo-tedesco per l’eccellenza europea di Villa Vigoni (Como). Ambiti di ricerca: filosofia classica tedesca, filosofia della comunicazione, diritti umani in ottica interculturale, qualità della vita, “approccio delle capacità”. Ha in preparazione un volume sul principio di fraternità nella riflessione filosofica e interdisciplinare contemporanea (Steiner Verlag, Stoccarda).
PROGETTO RINASCIMENTO