Circolo della Cultura e delle Arti

Il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste, fondato nel 1946 per volontà dello scrittore Giani Stuparich, segue con attenzione le trasformazioni sociali e culturali della città nel contesto regionale ed europeo, aggiornando di anno in anno il proprio programma di divulgazione.
In tre quarti di secolo di attività ha realizzato oltre seimila manifestazioni: conferenze, convegni, pubblicazioni, concerti, mostre, dibattiti, tavole rotonde, ospitando centinaia di personalità tra le più importanti della cultura.

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Il Circolo - per tradizione consolidata - opera non limitatamente ai propri Soci, ma a vantaggio di tutta la collettività.
Le sue manifestazioni sono assolutamente gratuite ed aperte a tutti.

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1946 – 17 febbraio – 2024

78° ANNIVERSARIO DALLA FONDAZIONE DEL CCA

Martedì 26 marzo 2019 - ore 18.00

Sala Conferenze Caffè San Marco – Via Cesare Battisti n. 18

Dibattito a tre voci:

  • Thomas Jansen, Segretario Generale h. c. del Movimento Europeo Internazionale
  • Stefano Amadeo, Ordinario di Diritto dell’Unione europea, Università di Trieste
  • Giulio Ercolessi, Presidente della Federazione Umanista Europea

 

Il 29 marzo 2019 è la data del “divorzio” della Gran Bretagna dall’Unione europea (la “Brexit”). Le liti e le mozioni contraddittorie (no accordo di uscita, no uscita senza accordo) testimoniano l’inquietudine dei parlamentari britannici sullo scoccare del termine che vedrà il Regno Unito ritornare Stato integralmente sovrano.

Sovranità non significa, infatti, indipendenza (come recentemente ricordato dal Presidente Draghi). Al contrario. L’economia ha un ruolo decisivo. I prodotti britannici (agricoli, industriali) si troveranno, automaticamente, ad aprile, a dover pagare i dazi doganali europei; i trasporti in Europa sconteranno controlli e verifiche di frontiera. Le imprese britanniche pagheranno il conto: innalzamento dei costi, riduzione della produzione.

Anche la politica ha un ruolo decisivo: da Stato membro privilegiato, il Regno Unito dovrà fronteggiare le crisi internazionali (economiche, migratorie) da solo. I cittadini britannici saranno stranieri in Europa e non solo (anche negli Stati terzi con cui l’Unione ha accordi privilegiati). Oltre 40 anni di conquiste politiche, giuridiche ed economiche, per loro, si smaterializzeranno di colpo. Le libertà europee sono per lo più inavvertite. Ma non sarà così per l’improvvisa mancanza di libertà di circolazione e di commercio.

Visitare Parigi o Bamberga richiederà un visto turistico; acquistare un vestito o un vino italiano richiederà un prezzo aggiuntivo; stabilirsi a Bruxelles o a Madrid, infine, lunghe pratiche amministrative.

In realtà i protagonisti di Brexit hanno scelto una politica distruttiva per puro vantaggio elettorale “nazionale”. Cameron ha perduto la peggior scommessa della sua vita. Boris Johnson e Nigel Farage ne traggono una rendita elettorale, a danno del futuro dell’intero Paese. Invocavano l’interesse nazionale. L’isolamento sarà il duro prezzo pagato al sogno sovranista.

E l’Unione europea? Se resterà coesa, i danni economici saranno limitati. Si tratterà però di un grave danno politico: il sogno di pace e prosperità europea ne potrà risultare indebolito. Ma si può sperare che ciò sarà compensato dal vantaggio, per l’Unione, di essersi liberata da un membro riluttante che ha sempre tenuto “il portafoglio a Bruxelles, e il cuore a Washington”.

Più volte è stato detto che il motivo della decisione della popolazione del Regno Unito di lasciare l’Unione sia un malessere rispetto all’“Europa” che imperversa non solo nel Regno Unito, ma in tutto il continente e che è annuncio di disintegrazione dell’Unione (come sarebbe dimostrato dai movimenti xenofobi e anti-europeisti in vari Paesi: Italia, Ungheria, Polonia).

Se si osserva più da vicino, però, si può riconoscere che la decisione in favore di “Brexit” è il risultato di una crisi d’identità britannica e del sistema politico del Regno. Dimostrazione ne è la grande confusione che è scoppiata sull’isola all’indomani del referendum del giugno 2016. Dopo la decisione in favore di “Brexit”, infatti, s’è svelata la vera “menzogna esistenziale” della politica britannica, che affermava essere l’Unione europea il “problema britannico” e che attribuiva al Parlamento di Westminster il compito di difendere il Regno Unito dai soprusi e dai vincoli del mostro burocratico di Bruxelles.

La speciale sensibilità britannica rispetto al continente e al processo d’integrazione europea, a cui fin dall’inizio la politica britannica ha partecipato con riluttanza, ha poco a che fare con l’euro-pessimismo, l’euro-scetticismo e l’ostilità verso il progetto di unificazione che vediamo in altri Paesi. C’è solo una cosa in comune: il nazionalismo, che – nonostante le brutte esperienze che tutti gli europei hanno in qualche modo vissuto nel secolo scorso – si diffonde di nuovo come un virus.

 

PROGETTO STARDEC

 

 


Rubriche e servizi

Si segnala, nella rubrica "Grandangolo" curata da Paolo Frandoli, la nuova galleria di immagini dedicata all’oasi faunistica dell’Isola della Cona, situata alle foci dell’Isonzo: vero e proprio tesoro naturalistico della nostra regione.

Lo spazio Letteratura presenta le opere dei vincitori premiati e segnalati nelle due edizioni del concorso internazionale “Giani Stuparich” riservato a giovani scrittori e videoamatori della macroregione Friuli V. Giulia – Austria – Slovenia – Croazia.

La sezione Cinematografia riporta una sintesi del libro di Francesco Cenetiempo “Fulgidi quegli anni!”, dedicato alle attività in campo cinematografico sviluppate della Sezione Spettacolo del CCA nei primi anni del dopoguerra (1947-1956).

Audio-video archivio

Le pagine Appuntamenti offrono la cronologia completa degli eventi realizzati dal Circolo a partire dall'anno 2017. Cliccando sul titolo di ciascuna manifestazione si accede alla relativa sintesi descrittiva, alle note biografiche sui relatori e ai contenuti multimediali disponibili.

Dal 2018 diverse conferenze sono state audio-registrate. Nel biennio 2020-21 numerosi incontri si sono tenuti in videoconferenza su piattaforme dedicate, consentendone la videoregistrazione. In altri casi i relatori hanno messo a disposizione le slide utilizzate a supporto della propria illustrazione.
L’individuazione e l’accesso a tali contenuti è facilitato dai pulsanti AUDIO, VIDEO, SLIDE presenti nell’indice cronologico e linkati direttamente ai record, come nel caso delle recenti conferenze scientifiche "Lady Sapiens", "Sintassi del / nel Tempo", “Origine evoluzione e conseguenze del pensiero unico”.

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