Circolo della Cultura e delle Arti

Il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste, fondato nel 1946 per volontà dello scrittore Giani Stuparich, segue con attenzione le trasformazioni sociali e culturali della città nel contesto regionale ed europeo, aggiornando di anno in anno il proprio programma di divulgazione.
In tre quarti di secolo di attività ha realizzato oltre seimila manifestazioni: conferenze, convegni, pubblicazioni, concerti, mostre, dibattiti, tavole rotonde, ospitando centinaia di personalità tra le più importanti della cultura.

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Il Circolo - per tradizione consolidata - opera non limitatamente ai propri Soci, ma a vantaggio di tutta la collettività.
Le sue manifestazioni sono assolutamente gratuite ed aperte a tutti.

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"Maestri triestini":
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Partenariato CCA con
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del Friuli Venezia Giulia

programma trimestrale

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1946 – 17 febbraio – 2024

78° ANNIVERSARIO DALLA FONDAZIONE DEL CCA

Martedì 12 febbraio 2019 - ore 18.00

Sala "Bobi Bazlen" - Civico Museo Teatrale "Carlo Schmidl" - Palazzo Gopcevich - Via Rossini, 4

Incontro con il dott. Emilio Gabaglio

A cura del dott. Thomas Jansen

 

In una costruzione europea fortemente orientata al conseguimento dell’integrazione economica – dapprima il mercato interno e poi l’unione economica e monetaria – la dimensione sociale ha fatto fatica a trovare spazio nell’azione comunitaria, malgrado gli obiettivi di progresso sociale enunciati fin dai Trattati di Roma (1957), per poi conoscere alterne fortune nei decenni successivi.

Il vero impulso alla creazione dell’Europa Sociale coincide con la presidenza della Commissione di Jacques Delors (1985-95) attraverso l’approvazione della Carta dei Diritti Sociali fondamentali dei Lavoratori (1989) e del Protocollo Sociale allegato al Trattato di Maastricht (1991).

La prima è all’origine di una serie di direttive sociali che tendono ad armonizzare le condizioni di lavoro e dei diritti sociali negli stati membri e a crearne dei nuovi, come nel caso dei diritti di informazione e consultazione dei lavoratori nelle imprese multinazionali, mentre il Protocollo porta all’introduzione del Dialogo Sociale.

Si tratta di una innovazione di notevole rilevanza in quanto riconosce alle parti sociali organizzate sul piano europeo (la Confederazione Europea dei Sindacati e Business Europe ma anche alle loro strutture di categoria la capacità di negoziare degli accordi-quadro sulle condizioni di lavoro che, oltre ad avere validità tra le parti, possono essere trasformati in direttive (co-legislazione).

Un altro sviluppo significativo si produce con il Trattato di Amsterdam (1997) con l’introduzione dell’occupazione tra le competenze dell’UE sia pure solo in termini di coordinamento e di sostegno alle politiche nazionali.

Dopo la presidenza Prodi, tuttavia, l’Europa Sociale perde di centralità nelle politiche europee stante da un lato l’impasse istituzionale  dovuta al fallimento del progetto di Trattato costituzionale (2005) e dall’altro al prevalere di una gestione neo-liberista della Commissione che porterà successivamente di fronte all’emergere della crisi economica-finanziaria della seconda metà del decennio e a politiche di austerità socialmente regressive in particolar modo in alcuni paesi.

Con l’avvio della presidenza di Jean Claude Juncker (2014) si assiste ad un ritorno d’interesse per l’Europa Sociale che si manifesta con la definizione del così detto Pilastro Sociale europeo (2017) come strumento per il rilancio della legislazione sociale europea, di cui si profilano i primi risultati e tra questi la creazione di un’Autorità Europea per il Lavoro, dotata di compiti di promozione e di vigilanza sul rispetto dei diritti e delle normative sociali.

Non sarà ancora la “Tripla A” sociale per l’Unione, promessa da Juncker all’inizio del suo mandato, ma è comunque un chiaro segnale della presa di coscienza che senza una forte iniziativa anche sul terreno dell’occupazione, dei diritti e della protezione sociale non renderà ancora possibile sconfiggere l’euroscetticismo e ricostruire il consenso dei lavoratori e dei cittadini  al “progetto” europeo.

 

 

Dott. Emilio Gabaglio - nato a Como nel 1937. Laureato in economia all’Università cattolica di Milano ha lavorato nel campo educativo e della ricerca sociale. Militante delle ACLI di cui è stato anche presidente nazionale (1969-72), si è successivamente impegnato nella CISL dapprima come responsabile delle relazioni internazionali e poi dal 1983 come segretario confederale. Dal 1991 al 2003 è stato segretario generale della Confederazione Europea dei Sindacati. Ha preso parte alla Convenzione europea per il Trattato costituzionale (2002-3) Consigliere per gli affari europei al ministero del lavoro è stato membro e poi presidente del Comitato europeo dell’occupazione (2006-9) E’ autore di numerosi saggi in libri e riviste  in Italia e all’estero in materia di lavoro, di relazioni industriali e di politica sociale.

 

 

PROGETTO STARDEC


Rubriche e servizi

Si segnala, nella rubrica "Grandangolo" curata da Paolo Frandoli, la nuova galleria di immagini dedicata all’oasi faunistica dell’Isola della Cona, situata alle foci dell’Isonzo: vero e proprio tesoro naturalistico della nostra regione.

Lo spazio Letteratura presenta le opere dei vincitori premiati e segnalati nelle due edizioni del concorso internazionale “Giani Stuparich” riservato a giovani scrittori e videoamatori della macroregione Friuli V. Giulia – Austria – Slovenia – Croazia.

La sezione Cinematografia riporta una sintesi del libro di Francesco Cenetiempo “Fulgidi quegli anni!”, dedicato alle attività in campo cinematografico sviluppate della Sezione Spettacolo del CCA nei primi anni del dopoguerra (1947-1956).

Audio-video archivio

Le pagine Appuntamenti offrono la cronologia completa degli eventi realizzati dal Circolo a partire dall'anno 2017. Cliccando sul titolo di ciascuna manifestazione si accede alla relativa sintesi descrittiva, alle note biografiche sui relatori e ai contenuti multimediali disponibili.

Dal 2018 diverse conferenze sono state audio-registrate. Nel biennio 2020-21 numerosi incontri si sono tenuti in videoconferenza su piattaforme dedicate, consentendone la videoregistrazione. In altri casi i relatori hanno messo a disposizione le slide utilizzate a supporto della propria illustrazione.
L’individuazione e l’accesso a tali contenuti è facilitato dai pulsanti AUDIO, VIDEO, SLIDE presenti nell’indice cronologico e linkati direttamente ai record, come nel caso delle recenti conferenze scientifiche "Lady Sapiens", "Sintassi del / nel Tempo", “Origine evoluzione e conseguenze del pensiero unico”.

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Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Prossimi Appuntamenti

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