Mercoledì 21 novembre 2018 - ore 17.00
Sala conferenze della Biblioteca Statale “S. Crise”, L.go Papa Giovanni XXIII n.6
Incontro con lo scrittore Hans Tuzzi
A cura del prof. Elvio Guagnini
“In letteratura è come in teologia: valgono le sole domande. O meglio: è l’intelligenza delle domande che costringe a elaborare risposte alla loro altezza. Se chi si appresta a scrivere un romanzo spera di trovare enunciati da qualche parte regole e precetti più o meno ovvii su come scrivere cosa, allora non deve affidarsi a manuali bensì alla lettura di altri scrittori, e non necessariamente soltanto i grandi maestri. Il talento, l’istinto sono necessari. Vanno educati, certo, ma sono necessari. Uno scrittore autentico i fondamentali li avverte ben prima ancora di elaborarli in concetti. Chi, non pago di affidarsi al tacito insegnamento dei Maestri, sente il bisogno di un prontuario cui attenersi, è meglio che lasci perdere: la letteratura non è un compitino. Men che meno un suo compitino”.
Forte di queste convinzioni, Hans Tuzzi, in questo incontro che partendo dalla lettura affronta alcuni problemi di base di ogni scrittura narrativa – da Come agganciare il lettore a Come caratterizzare i personaggi, dalla scelta tra Finali chiusi, finali aperti al concetto di Buona e cattiva letteratura –, propone non già banali ricette di tecnica espressiva o di forma narrativa, non fabula, intreccio, narratore interno esterno o ambiguo, ma più fertili considerazioni su limiti e potenzialità della parola, sulla potente irrealtà della letteratura. Che, per vari aspetti, nel processo creativo è come il tempo per sant’Agostino: “Se nessuno mi chiede cos’è, lo so; se devo spiegarlo a chi lo chiede, non lo so più”.
Hans Tuzzi - Nasce a Milano nel 2000, quando le Edizioni Sylvestre Bonnard pubblicano Collezionare libri, e l’autore Adriano Bon – dagli anni Settanta nell’editoria, e più tardi chiamato da Umberto Eco al Master in editoria cartacea e multimediale presso l’Università di Bologna – decide di non firmare col proprio nome ma di ricorrere a uno pseudonimo preso dall’Uomo senza qualità.
Da allora, grazie al successo di quel primo titolo, Hans Tuzzi/Hyde firma tutti i successivi scritti di Bon/Jekyll: saggi di bibliofilia, romanzi-romanzi (per usare la formula amata da Simenon) e romanzi “con delitto”, come Tuzzi preferisce chiamare i suoi gialli. L’ultimo, uscito l’11 ottobre scorso, è La vita uccide in prosa (Bollati Boringhieri).