Il progetto "Archivi; Scrittori e cultura regionale on-line" è stato realizzato dal CCA in partenariato con l'Università degli Studi di Trieste, l'associazione culturale "Archivio Marcello Mascherini", l'IRCI - Istituto Regionale per la Cultura Istriano-Fiumano-Dalmata, il Conservatorio di musica "Giuseppe Tartini" e l'ex Centro Studi "Biagio Marin, con il sostegno finanziario della Regione Friuli Venezia Giulia ai sensi dell'Avviso pubblico 2021 “Iniziative per la valorizzazione del patrimonio storico ed etnografico del FVG attraverso studi e ricerche storiche, nonché progetti finalizzati alla registrazione di testimonianze, digitalizzazione, ripristino di materiale audiovisivo e fotografico, creazione di prodotti multimediali, fotografici, storytelling e attività espositive” (L.R. n. 16/2014 art. 27 quater).
L'iniziativa, realizzata sotto la direzione scientifica del prof. Paolo Quazzolo (direttore della Sezione Spettacolo del Circolo) ha coinvolto pure alcuni studenti del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste ed è stata dedicata allo studio, al riordino, alla digitalizzazione e alla divulgazione dell’Archivio Storico del Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste, un'imponente raccolta di documenti a sua volta strettamente intercorrelata con l’“Archivio degli Scrittori e della Cultura Regionale” dell’ateneo triestino e con altri giacimenti locali sinora poco accessibili. I risultati della ricerca hanno consentito di offrire alla comunità regionale e a tutti gli studiosi un’ampia fonte inedita di approfondimento sugli aspetti di eccellenza della vita culturale del Friuli Venezia Giulia dal 1946 ai primi anni del nostro secolo.
L’Archivio Storico del CCA è una preziosissima raccolta di migliaia di documenti: carteggi, atti amministrativi, fotografie, pubblicazioni, rassegne stampa, locandine, inviti e molto altro ancora, che documenta la lunga attività del Circolo e, con esso, la vita culturale di Trieste. I carteggi, in particolare, che raccolgono lettere autografe di decine di personalità del mondo umanistico e scientifico, costituiscono una delle parti più interessanti del fondo.
In oltre 76 anni dalla sua fondazione, il CCA ha organizzato circa seimila eventi nei campi della cultura umanistica e scientifica, interagendo con centinaia di illustri personalità della cultura regionale e italiana che hanno animato conferenze, dibattiti, mostre e concerti. Per citarne solo alcuni: Giorgio Albertazzi, Michelangelo Antonioni, Piero Angela, Giulio Carlo Argan, Enzo Biagi, Carlo Bo, Norberto Bobbio, Sandro Bolchi, Valentino Bompiani, Vittore Branca, Italo Calvino, Manlio Cecovini, Giulio Confalonieri, Luigi Dallapiccola, Gillo Dorfles, Francesco Flora, Antonio Foà, Vittorio Gassman, Alfonso Gatto, Gianandrea Gavazzeni, Virgilio Giotti, Renato Guttuso, Margherita Hack, Eugène Ionesco, Vito Levi, Claudio Magris, Biagio Marin, Marcello Mascherini, Massimo Mila, Arnoldo Mondadori, Indro Montanelli, Elsa Morante, Alberto Moravia, Tommaso Padoa Schioppa, Pier Paolo Pasolini, Gio Ponti, Vasco Pratolini, Salvatore Quasimodo, Sergio Romano, Umberto Saba, Natalino Sapegno, Leonardo Sciascia, Mario Soldati, Giovanni Spadolini, Fulvio Tomizza, Giuseppe Ungaretti, Roman Vlad, Cesare Zavattini, Antonino Zichichi.
La ricerca ha prodotto questo esito finale: un archivio digitale consultabile on-line che può essere interrogato attraverso numerose opzioni (per anno solare o anno sociale, per sezione di attività artistica o tipologia di evento). La piattaforma offre innanzitutto la possibilità di risalire al calendario completo delle manifestazioni organizzate dal Circolo fra il 1946 e il 2015 (circa 5.400 schede) e di accedere ai dati essenziali, per visionare poi i documenti laddove disponibili (testuali e iconografia) i cui originali sono conservati presso la sede sociale del CCA.
La sezione “Rassegna stampa” consente a sua volta di visualizzare nel formato .pdf le scansioni dei ritagli di giornale, relativamente alle annate conservate in archivio (45 annualità comprese fra il 1948 e il 2016, per un totale di 3.051 fogli). Dal 2017 in poi, come è noto, la rassegna stampa viene viceversa digitalizzata e pubblicata direttamente on-line nella pagina dedicata del sito istituzionale.
Scorrendo le vecchie annate si percepisce la grande cura che il Circolo ha sempre riservato all’attività di Comunicazione verso la generalità del pubblico: attività che nei primi decenni era necessariamente affidata, in massima parte, alla carta stampata dei quotidiani.
Balza all’occhio la molteplicità delle testate che esisteva a Trieste nei primi anni del secondo dopoguerra, nonché la vera e propria “competizione” che si instaurava tra le redazioni nel dare evidenza e priorità agli eventi artistico-culturali.
(F.R.)
