Lunedì 27 febbraio 2023 ore 17.30
Sede del Circolo della Stampa (Trieste, corso Italia 13)
Lunedì 27 febbraio al Circolo della stampa in corso Italia 13 ha avuto luogo alle 17.30 una cerimonia commemorativa in onore di Francesco Cenetiempo, già direttore della Sezione Cinematografia del Circolo della cultura e delle arti. Ai familiari verrà consegnata una targa-ricordo, dopo brevi interventi e testimonianze in presenza degli ospiti che desidereranno intervenire.
Scomparso nello scorso luglio a 63 anni dopo breve malattia, Cenetiempo è stato consulente di varie case editrici curando antologie e monografie di autori italiani. Ha firmato numerosi soggetti sui grandi maestri del cinema. Come giornalista ha collaborato alle pagine culturali di quotidiani e settimanali. Nel 2021 ha pubblicato “Fulgidi quegli anni”, sguardo sull’attività cinematografica del CCA.
Dopo il commiato degli ospiti, alle ore 18.00 si è tenuta (in seconda convocazione) l’Assemblea generale dei soci del CCA, convocata dal presidente Sergio Cecovini per gli adempimenti statutari annuali.
Commemorazione di Francesco Cenetiempo
al Circolo della Stampa, 27 febbraio 2023
Dal Presidente Sergio Cecovini:
“Vi ringrazio a nome del CCA per aver voluto partecipare a questa breve, ma fortemente sentita, cerimonia con cui vogliamo commemorare la figura di Francesco Cenetiempo. Un grato saluto ai famigliari di Francesco che ci onorano della loro presenza: la signora Barbara e i figli Diego, Luca e Federico.
Francesco è stato uomo e professionista poliedrico.
Ha prestato il suo talento in attività di consulenza di case editrici, nel curare varie antologie letterarie di autori italiani e monografie, nell’organizzazione di rassegne cinematografiche, nei suoi scritti sulle pagine culturali di importanti giornali italiani e stranieri sui grandi maestri della settima arte.
Responsabile dell’ANAC (Ass. Naz. Autori Cinematografici) del Friuli Venezia Giulia. E molto altro, come vorrà ricordare fra poco il figlio Diego, noto sceneggiatore e regista cinematografico.
Al Circolo della Cultura e delle Arti Francesco ha conferito con grande generosità, come era nella sua natura, il prezioso apporto di Direttore della Sezione Cinematografia.
È grazie al suo impulso che la Sezione si è affermata autonomamente, distinguendosi dalla Sezione Spettacolo nella quale prima rientravano anche le iniziative in ambito cinematografico.
Dobbiamo alla sua grande sensibilità il coinvolgimento dei giovani, il nostro futuro, nelle giornate dedicate al “Cinema nelle Biblioteche a Trieste” - dialoghi con gli autori del cinema e dell’audiovisivo italiano indipendente. Sono stato io stesso testimone di una formidabile partecipazione di ragazzi, e non solo, alla sua presentazione di un film d’autore una sera nel bar-libreria KNULP.
Ricorderò ancora che dobbiamo a Francesco l’organizzazione, in questi ultimi anni, degli eccellenti convegni sui grandi registi e sceneggiatori Massimo Sani e Ugo Pirro, che hanno richiamato una partecipazione di pubblico di tutto rispetto.
Il CCA è altresì onorato di avere patrocinato la pubblicazione di due belle opere letterarie di Francesco, “Fulgidi quegli anni !” sull’evoluzione del cinema italiano nel secondo dopoguerra e “Pierpaolo Pasolini, l’ultimo eretico”, imperniato sulle performance cinematografiche dell’intellettuale.
Siamo dunque profondamente grati a Francesco Cenetiempo, figura indelebile nella storia del CCA.
Abbiamo voluto attestare la nostra riconoscenza con questa targa commemorativa, che consegno alla signora Barbara e ai figli di Francesco.”
Ricordo di Francesco Cenetiempo da Giorgetta Dorfles
Francesco per me è stato un grande amico. Verso di lui ho un debito di riconoscenza, intanto perché ha pubblicato i miei primi due libri, e quindi ha creduto in me, e perché mi ha presentata al mio ultimo editore, e qui devo dire che, durante la sua odissea avanti e indietro dall'ospedale di Udine, mi telefonava per sapere se lo avevo sollecitato, se avevo mandato le correzioni del testo e cose simili, senza quasi menzionare i suoi grossi problemi, ma parlandone con ironia e senza un lamento. Già questo cosa significa? Generosità e coraggio.
Ma devo essergli grata anche per l'esempio di vita: l'inventiva inarrestabile con cui cercava sempre nuovi campi della cultura in cui esprimere la sua creatività, e poi l'intraprendenza con cui si prodigava per attuare le sue idee, le continue iniziative in cui saltavano fuori nuovi progetti, che non sempre riusciva a realizzare e allora bastava cambiare strada, pur di non restare fermo. Uno slancio vitale e propositivo che gli faceva perdonare i lati oscuri del suo carattere.
Una persona che non conosceva la stasi, un cervello sempre in fermento, un'immaginazione alle volte al di là reale, una capacità quasi incredibile di reinventare se stesso.
Questa la grande forza di Francesco che sapeva essere contagiosa e che lo ha sorretto sicuramente nella sua ultima sfida alla vita.
Ricordo di Francesco Cenetiempo dal giornalista Roberto Cannalire
Curioso, sensibile, uomo di cultura, promotore infaticabile del cinema nelle scuole, convinto sostenitore del giornalismo di inchiesta - con te ho collaborato al programma radiofonico Lettera 22 - ; attento ai problemi dei giornalisti.
Sei stato un amico sincero che ha saputo sostenermi in un momento difficile della mia famiglia.
Caro Francesco, mi mancherai ma mancherai tanto anche alla città e ai suoi protagonisti, che tu amavi.
Mancherai soprattutto ai tuoi cari, Barbara e i tuoi figli, riferimenti importanti della tua vita spezzata troppo presto.
Per ricordarti oggi ho comprato un tuo piccolo ma significativo libro: “Figure di carta. La poesia per immagini di Virgilio Giotti”.
Roberto